mercoledì 17 febbraio 2016

I 5 casi umani da evitare su Tinder

Avrete ben capito che, dopo dieci mesi di assenza, la costanza non è proprio il mio forte. No, non ho sfornato nessun bebè nel frattempo, devo già sopportare i miei di piagnistei, però ho dato l'esame di matematica, che è stato più o meno come un parto. Ho scritto la tesi, mi sono laureata, ho fatto uno stage e avuto una decina di appuntamenti. "Ma come, non c'è crisi nel mercato sentimentale?" vi chiederete voi. Eccome se c'è, ragazzi miei! Così, stanca di ascoltare le mie note vocali mai più brevi di 3 minuti, in un bel giorno di ordinaria monotonia, la mia amica dagli occhi azzurri e i capelli neri (è single se dovesse interessarvi) mi suggerisce, con nonchalance, di iscrivermi ad un app d'incontri. Ah, non l'avessi mai fatto!
Ed è proprio qui che inizia il mio esperimento sociale denominato anche do not try this at home. 
Il risultato?
Quali sono i profili (alias casi umani) da evitare su Tinder! E siccome oggi mi sento particolarmente generosa ho deciso di condividerli con voi. I ringraziamenti dopo.

1. Il maniaco
Scontato ma sempre presente: in ogni tipo di chat, forum, social network, piattaforma virtuale, nel brodo della nonna. Il suo approccio varia dal "cosa cerchi qui su tinder?" al "raccontami dei tuoi ex" passando per il "potresti aiutarmi con l'esame di organizzazione aziendale?*faccina ammiccante*". Se, invece, siete meno fortunate prossimamente sui vostri schermi: foto di dubbio gusto e provenienza. Annullate la compatibilità, ora. Adesso. Subito. "Ma è così carino, magari sottosotto è un bravo ragazzo." MTS, ragazze, MTS! Se non sapete di cosa sto parlando google potrebbe esservi d'aiuto.

2. L'asociale
Di solito corrisponde a questa descrizione fisica: alto, capelli neri, barba hipster, occhialoide. Match approvato (vi capisco, i problematici hanno un particolare fascino) e incredibile colpo di scena *rullo di tamburi* avete gli stessi interessi in comune e lui è alto 1.90. No, amore, non importa se il sushi non ti piace, ormai ho già inviato le partecipazioni per il matrimonio e comunque il riso con gamberi e verdure è internazionale quindi mangia e passami la salsa di soia, per favore. Il seguente esemplare è propenso a chiedervi il numero, a contattarvi tutti i giorni, tutto il giorno (lo so, non vi capitava dai tempi in cui aspettavate la summer card della vodafone). Finalmente vi chiede di uscire e vi porta al cinema. La prima volta. E anche la seconda, la terza e la quarta. Arriva, guardate il film, torna a casa: senza spiccicare una sola parola. Tesoro, io sono logorroica abbastanza per essere in grado di sostenere una conversazione per entrambi, ma a 28 anni il coraggio di scambiare due paroline non guasta, eh. Next.

3. L'accollo
All'inizio sembra carino, quasi un ragazzo normale, ma non vi illudete troppo, finirà per aggiungervi su facebook, whatsapp, snapchat, ed instagram, chiedendovi di iscrivervi a twitter e a pinterest, così può seguirvi anche lì, ma non è un'idea bellissima? Il tutto nel giro di trenta secondi. E non gli avete ancora detto il vostro cognome. Vi contatta in ogni momento della giornata con quello che, messaggio dopo messaggio, vi darà il colpo di grazia: "per favore, risp". RISP.
Amico, per un nanosecondo le tue capacità di stalker mi avevano fatto balenare la malsana idea di includerti nella mia futura agenzia investigativa. Finché non ti ho beccato anche in discoteca.
Così, per pura coincidenza, vero?

4. Quello che vorresti s'accollasse ma non s'accolla
Ammazza s'è carino oh: sorriso a quarantaquattro denti in fila per sette con il resto di due, anche lui cinema dipendente, tendente al nerd, ama il buon cibo e i gatti. Pensate di aver fatto bingo, eheh. Mi dispiace ricordarvi che l'avete raccattato su Tinder. Sparisce ad intervalli (ir)regolari di tempo, ma poi torna, eh, lamentandosi del fatto che siete distanti (in macchina ci impiegate circa 20 minuti se trovate traffico), che non lo cercate abbastanza, che siete arrabbiate con lui. Baby, you know, in una coppia può esserci una sola drama queen. Next. Again.

5. Quello che non conosci su Tinder
..ma che conosci in discoteca.
Scappate.
A gambe levate.
Anche se balla in quel modo.
Tanto vi fregherà comunque.

Seguite attentamente le mie indicazioni e nel giro di pochi giorni Tinder vi avviserà che:
"Nessuna nuova persona nelle vicinanze." Il che vuol dire che in un raggio di 50 km non c'è la vostra anima gemella. E poi mi chiedo ancora perché son single. Eh vabbè.
La mia persona è sicuramente in un'altra città.
Regione.
Stato.
Continente.
Pianeta.
Galassia.
Forse.
O forse andrà a finire così:



giovedì 16 aprile 2015

Recensione: "Il bacio più breve della storia", Mathias Malzieu





Che avessi un debole per gli ingegneri e per i musicisti era risaputo da tempo. Ma da quando mi sono imbattuta in uno scrittore che è anche un musicista ed il protagonista del suo libro è un inventore di cose, i miei strumenti si sono tutti perfettamente accordati (in re minore, per favore).
Per non parlare del fatto che Mathias è un redhead. Sì, ho dei gusti particolari in fatto di uomini, che ve devo dì? Ok, la smetto di recensire lo scrittore (chissà se è sposato), perché quel che deve rimanervi da questo inutile (e sconclusionato) post è il bisogno di correre in libreria a compare "Il bacio più breve della storia".  
Un libro talmente dolce che vi farà venire il diabete se non assunto in piccole dosi. Un libro che parla di baci. E non di baci qualsiasi, ma di baci al sapor di cioccolata e di Sobralia, cucinati con un po' di zucchero e molto succo d'arancia cosicché da farli caramellare a 107 gradi anziché a 108.
Baci, detective in pensione, metafore, messaggi d'amore, una ragazza che scompare quando la si bacia, un inventore di cose, un pizzico di mistero (che non guasta mai) e pappagalli stravaganti.
Sono questi gli ingredienti segreti di questa miscela poetica. Ah, e non dimentichiamo gli amori passati che tornano portando in dono scatole di ricordi che emettono frastuoni familiari e odori di vecchia felicità, sconvolgendo precari equilibri.
Definito dall'autore come il seguito de "La meccanica del cuore" (ditemi che lo avete letto, io l'ho adorato), "Il bacio più breve della storia" può essere, a mio parere, letto senza i pregiudizi del passato che, spesso, ci si attacca alle ossa, col rischio di farci prendere (o perdere) sentieri altrimenti destinatici.
Un libro sull'amore, sulla paura di questo e sull'estrema necessità di sperare in qualcosa di più grande, più romantico, più tutto.. per quanto possa essere breve, o invisibile.
Un libro che vi consiglio se avete il piede in due scarpe e non sapete che direzione prendere. Un libro che terrà incollati i vostri pezzi, facendovi innamorare ancora, e ancora. Di quell'amore adolescenziale, senza capo né coda, fatto di lettere d'amore e baci al parco. E non fate come me che i messaggi più lunghi che ricevo provengono dal ragazzo delle ripetizioni di matematica che tenta, cercando di non insultarmi, di spiegarmi l'arcano mistero delle equazioni differenziali e compagnia bella. Se siete alla ricerca di letture impegnative, il suddetto non fa al caso vostro. Se, al contrario, fate parte della schiera dei romantici cronici (battete un cinque), sono sicura che la poesia di questo libro vi farà tremolare il labbro inferiore.
Ah, se non avete capito nulla da questa recensione (tranquilli, io stessa fatico a comprendermi), potete leggere qui un' anteprima del libro, in modo da farvi un' idea più chiara di quel che sto blaterando

E comunque io, ora, ho una gran voglia di baciare. 

mercoledì 1 aprile 2015

LIE TO ME: Telefilm per aspiranti bugiardi e non

"Statisticamente parlando, una persona dice almeno tre menzogne ogni dieci minuti di conversazione." Lo so, è inquietante. Soprattutto se siete persone tendenzialmente malfidenti, perennemente diffidenti, come la sottoscritta. Ah, la dura vita dei paranoici.
Ma le bugie non sono per tutti. Mia sorella, per esempio, è una pessima bugiarda: arrossisce, gesticola freneticamente e sbarra gli occhi perché, sotto sotto, se la ride. E si vede. 

















Ci sono espressioni, movimenti impercettibili che non possiamo controllare. Come quando siamo tristi e cerchiamo di sorridere, ma le nostre labbra curvano pericolosamente verso il basso. I matematici e gli economisti la chiamano funzione concava. Quelli che di numeri non ci capiscono niente (stavate parlando di me?) affermano, invece, che la parabola è triste.
Il corpo contraddice le parole ed è per questo che Cal Lightman, protagonista del telefilm, inizia a studiare la comunicazione non verbale, in particolare le microespressioni, diventando un esperto nel riconoscere la verità dalla menzogna. 
Alzi la mano chi vorrebbe un corso del genere presso la sua università. 
Presente.

Sostanzialmente, da quanto seguo questo telefilm, ho imparato che:
1. chi alza una spalla durante la conversazione trasmette il fatto di non credere in quello che dice;
2. la sorpresa reale dura meno di un secondo da quando compare sul viso;
3. se il sospetto si mostra sorpreso per più di un secondo allora sta fingendo;
4. se una persona distoglie lo sguardo durante la conversazione è per ricordare meglio e quindi rispondere con sincerità;
5. i veri bugiardi vi guardano dritti negli occhi, per constatare se credete o meno alle loro bugie;
6. le sopracciglia oblique indicano tristezza;
7. sollevare il mento è sinonimo di grande imbarazzo;
8. quando ci si gratta il naso si nasconde, inevitabilmente, qualcosa;
9. in un sorriso finto non ci sono grinze attorno agli occhi;
10. quando il soggetto si tocca il collo sta mentendo;
11. quando una persona arriccia il mento è arrabbiata;
12. un tono di voce lento e soffuso indica ansia ed estrema tristezza (e voi che credevate fosse sexy!);
13. chi si sente davvero in colpa guarda in basso o da un'altra parte, mai negli occhi.

So che ora avete sul viso quella che chiamerei microespressione del "porca miseria" (per essere fine). E non ho nemmeno finito la prima stagione!














Come ogni telefilm che adoro, anche questo ha subito una precoce interruzione ma in tre stagioni e quarantotto episodi dovreste imparare a riconoscere se il fidanzato che dice di andar a giocare a calcetto o l' amica che afferma che quel vestito non vi ingrassa sta mentendo, oppure no.
Il punto, però, non è semplicemente scoprire se qualcuno sta mentendo, ma perché.
Tutti abbiamo bisogno dei nostri segreti, mentire non è la stessa cosa.
Se volete, quindi, affinare le vostre doti di stalker, aumentare il vostro grado di paranoia o semplicemente diventare dei bugiardi migliori, questo è il telefilm che fa per voi.
E ricordatevi il primo comandamento:

mercoledì 18 marzo 2015

Il mio feticcio per Salinger

Un giorno conobbi un ragazzo che camminava sulle ringhiere, parlava poco e sorrideva ancora meno. Qualche mese dopo, un po' per curiosità, un po' per sentito dire, comprai "Il giovane Holden".
Vi è mai capitato di incontrare, di persona, il protagonista del vostro libro preferito? O meglio: vi è mai capitato di leggere un libro il cui protagonista vi ricorda il vostro Mister X? Stessi dialoghi, stessi modi di fare, stessa camminata. E' lì la fregatura: non potete immaginarvelo in nessun altro modo. Tutto combacerà alla perfezione.
Il motivo per cui leggo Salinger non è la scrittura scorrevole, la sua fama mondiale, o i misteri che ruotano attorno alla vita dello scrittore (anche se, ad essere sincera, mi incuriosiscono; e non poco).
Il punto è che Salinger ha capito come farmi la corte: in un modo o nell'altro, mi fa innamorare dei i suoi personaggi. Tutti possibili prototipi di uomini della mia vita: problematici, ostinatamente chiusi in sé stessi, ma al tempo stesso teneri. Eterni disadattati dalla corazza non poi così dura alla disperata ricerca di qualcuno che non necessariamente li capisca, o li comprenda, ma con cui poter essere sé stessi senza nessun timore. Qualcuno con cui essere in sintonia. Qualcuno con cui poter fumare sigarette sdraiati sull'asfalto, qualcuno con cui poter aver dialoghi impossibili, qualcuno con cui discutere del senso della vita, alle tre di notte. Ora, miscelare queste contraddizioni con quel tocco in più che, ogni volta, mi fa tremare le corde del cuore, le corde vocali e pure quelle della chitarra che non ho, non è per niente facile. Se nella realtà questi personaggi sono un'utopia vivente, e quei pochi che camminano sul mio stesso pianeta (ehi, ci siete? battete un colpo) sono imprevedibili, Salinger li fa esistere così, come se fosse la cosa più semplice dal mondo: facile come respirare.
Questo è il fascino che Salinger esercita su una studentessa di economia, eternamente, fuori posto.
Ma ora basta con tutte queste romanticherie e zuccherini, che sennò rischiamo il diabete. Per preservare il mio lato materialista ecco una lista di libri che vorrei comprare (ma non posso perché continuo ad acquistare biglietti per concerti). E ricordate che se volete conquistarmi.. con questi siete sulla buona strada!


Salinger, guerra privata di uno scrittore - Shane Salerno
E' da Natale che faccio la corte a questo libro, ma gli occhioni dolci e il musetto tremolante non sono riusciti a far breccia nel cuore dei miei parenti, alias: nessuno ha voluto sganciare 48 euro. Sì, avete capito bene. 48 euro per un libro che in lingua originale costa 17 euro. Ma per Salinger questo ed altro.







For Esme, with love and squalor 
Sì, sono al corrente che questi due racconti sono contenuti nella raccolta "Nove racconti" la quale giace teneramente sulla mensola destra della mia libreria, ma la copertina è così elegante e romantica e si abbinerebbe perfettamente all'edizione inglese della Penguin de "Il Giovane Holden". Cosa voglio di più dalla vita? Ahn si, un conto in banca a sei zeri.






L'Attrape-cœurs
Forse la gravità del mio feticcio non è abbastanza chiara. Ho intenzione di collezionare tutte le edizioni che riesco a trovare online, nei vari mercatini dell'usato, in libreria,in case altrui de "Il giovane Holden". E questa versione è una di quelle. Sì, lo ammetto: è per il titolo.








I giovani - Tre racconti
A pochi anni dalla morte dello scrittore (che vorrei far resuscitare per portarlo fuori a cena), esce per la casa editrice "Il Saggiatore" la raccolta di tre racconti inediti "I giovani". New York 1935, i ragazzi fanno i grandi: molte chiacchiere, molto scotch, parecchia solitudine.
(Trovate l'anteprima qui.)








Non sono sicura di essere riuscita a convincervi a dare una possibilità a questo autore, ma si sa: gli amori incondizionati sono sempre di parte. E se non si fosse ancora capita la serietà della mia ossessione: nel 2016 ho in programma un tatuaggio a tema. Bisogna solo convincere la mamma. Dopotutto, anche se ho 21 anni, l'affitto lo paga lei.
E voi, avete mai letto qualcosa di Salinger? Cosa ne pensate?

lunedì 9 febbraio 2015

La lista desideri #2 - Diario di una lettrice affetta da manie di acquisto compulsivo

Cosa fa una studentessa sotto esami?
No, la risposta non prevede il destreggiarsi tra un grafico, una formula, un integrale ed una teoria economica. Una studentessa, a pochi (si fa per dire) passi dal finire la triennale (tra il dire e il fare c'è di mezzo l'esame di matematica) trascorre il suo -inesistente- tempo libero desiderando libri che non potrà né comprare, né leggere. E siccome tra gli innumerevoli difetti che mi caratterizzano, rientra una sorta di perverso masochismo, eccomi qui a mettere nero su bianco, l'ennesima lista dei "vorrei, ma non posso".

Sessanta Racconti - Dino Buzzati
Immaginate di essere in un periodo particolare della vostra vita, più o meno sensibili al mondo esterno, e un giorno vi imbattete senza preavviso in un bellissimo, bellissimo, racconto che, ovviamente, vi ridurrà il cuore a brandelli. E che fate, non la cercate la raccolta a cui appartiene?
Dicevamo? Masochismo? Macché.







Chesil Beach - Ian McEwan
Ho chiesto in librerie diverse, in momenti diversi, questo titolo. Una volta non lo avevano in catalogo e tutte le altre volte lo avevano terminato. Inizio a prenderla sul personale.
(Sì, sono perfettamente al corrente dell'esistenza di Amazon, ma questa è una sfida.)






Cartoline dalla terra di nessuno - Aidan Chambers
"Era come se quello che aveva sentito lo avesse rivoltato dentro. Non i suoi organi, non il cuore e lo stomaco e il fegato, non le viscere, ma le parti del suo essere più intimo che abitava il suo corpo. Era come se il suo io fosse una sorta di puzzle tridimensionale fatto di pezzi flessibili che a seconda di come venivano assemblati potevano formare una quantità di esseri diversi, di Jacob diversi."
Ho così tante personalità, tante versioni di me stessa, che non dovrei mai sentirmi sola. Eppure tutti questi miei "esseri diversi" non mi bastano. In nessuno caso. Sto cercando risposte a domande che ho paura di farmi, e spero di trovarle in questo libro.


Sillabari - Goffredo Parise
E' una raccolta di racconti.
Tratta di sentimenti umani.
Non ho bisogno di sapere altro.


Noi - David Nicholls
To leave, in inglese, può essere associato a molte, moltissime situazioni. Lo stesso identico verbo può significare partire per un viaggio o abbandonare una persona. Ed è strano come, a volte, le due cose coincidano.
Un libro che parla di abbandoni e di partenze, con un titolo assordante, che rimbomba continuamente nella mia testa: noi.







E voi? Avete già letto qualcuno di questi libri?
Domani andrò in libreria e sappiamo tutti come andrà a finire:




lunedì 15 dicembre 2014

6 consigli per non rovinare il Natale ad un lettore

Per noi lettori, il Natale è l'occasione giusta per depennare qualche voce della nostra wishlist infinita.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, sicuramente il vostro migliore amico/sorella/mamma/amante avrà lasciato qualche indizio random per non ritrovarsi la mattina di Natale a scartare l'ennesima copia di Fabio Volo o l'intera saga delle 50 sfumature. Se così non fosse, o se con un altro libro rischiereste di far crollare le mensole sulla testa del vostro lettore del cuore, ecco sei consigli per non rovinare il Natale ai divoratori di parole.

1. Moleskine a tema 
Se il lettore in questione è un grafomane o se dimentica, sempre, i vostri appuntamenti, questo è il regalo che fa al caso vostro: una moleskine a tema. Sul sito ufficiale potete trovare quelle de "Lo hobbit" in edizione limitata, o quelle de "Il piccolo principe". Se, invece, preferisce l'agenda dello smartphone, vi consiglio il "Book Journal", per creare un catalogo cartaceo dei suoi libri preferiti o, più semplicemente, per tener a mente  pensieri ed impressioni.



2. Geek Cover
Avete a che fare con una fangirl sfegatata in possesso di uno smartphone? Niente di più semplice, allora. Su amazon, ebay, e chi più ne ha più ne metta, si possono trovare geek cover per tutti i gusti.
                  
3. Fermalibro
Non sapete cosa regalare al vostro fidanzato nerd? Problem solved.
















Riconoscete i personaggi della prima mensola?

4. Kindle 
Ormai gli ebook spopolano sul mercato ed il kindle è la risposta a tutti i problemi: di spazio, economici, di peso. Ma attenzione, indagate se il vostro lettore è favorevole alla lettura digitale. Io, ad esempio, sono ancora nel limbo. Se,invece, il vostro è già un lettore 2.0, optate per una cover, queste diavolerie tecnologiche sono incredibilmente fragili.



5. Cornice
Se siete alla ricerca di un'idea low cost ma che faccia la sua figura: stampate una citazione del suo libro (o autore) preferito, incorniciatela, ed il gioco è fatto!



6. Carta regalo
Come al solito siete in ritardo con la lista dei regali? Optate per una carta regalo della sua libreria preferita: semplice, veloce ed indolore. E fu così che vissero tutti felici e contenti.


E voi? Apprezzate di più un regalo originale, tenendo conto del fattore rischio, o siete più propensi a trovare il classico libro sotto l'albero?



mercoledì 10 dicembre 2014

3 libri per quando si ha voglia di piangere

Che fossi una persona dalla lacrima facile lo si sapeva già. Mi basta guardare la pubblicità della Mulino Bianco dove Rosita viene lasciata dal suo galletto del cuore per aprire i rubinetti, ed una volta aperti, anche un esperto idraulico (ma voi l'avete mai visto questo famoso idraulico sexy? Io no.) farebbe fatica a chiuderli. A volte mi capita, però, di non riuscire a far cadere quella piccola goccia salata e quando succede, nemmeno le canzoni di Lana del Rey riescono ad attivare il mio sistema idrico. Indi per cui ecco tre libri pro piantino triste.



1. La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo - Audrey Niffenegger
Il libro narra di una storia d'amore non convenzionale, tra un uomo che per un difetto genetico si trova, senza volerlo, a viaggiare nel tempo e la moglie, conosciuta durante uno di questi viaggi.
La trama è un po' complicata, ma il trailer dell'adattamento cinematografico esplicita chiaramente il modo in cui la storia vi conquisterà, vi farà innamorare, sperare fortemente e poi vi spezzerà il cuore in tanti piccoli pezzettini. E non dite che non vi avevo avvisati.






2. Cercando Alaska - John Green
Sarà che io ho un debole per questi personaggi con un passato oscuro ed un     presente trascorso a leggere libri, alla ricerca del "grande forse". E indovinate un po' chi rispecchia tutte queste caratteristiche? Esatto! Il protagonista del libro, Miles. 
Ho sperato per anni che diventasse un film, ma dopo aver constatato il successo che "Colpa delle Stelle" ha riscosso, oggi spero che questo libro rimanga in qualche angolo nascosto del mondo Young Adult. Non volermene, John, sappiamo entrambi che non andrà così.


3. Quando cadrà la pioggia tornerò - Takuji Ichikawa
Si, ok, sono tutti libri d'amore. Ma cos'altro potrebbe far piangere? Non di certo il libro di ricette della Parodi e o l'ultimo giallo del mio amico Glenn (si, mi piacciono le letture kitsch).
Questa, però, non è la solita storia d'amore adolescenziale, ma racconta la vita di un marito e di una moglie, della loro tragica separazione e di come il destino, a volte, faccia rincontrare due anime gemelle. Il rapporto tra padre e figlio, rimasti soli, vi farà sorridere di tenerezza e al tempo stesso vi renderà incredibilmente malinconici.
D' impatto potrebbe sembrarvi un romanzo rosa, ma se saprete leggere tra le righe vi segnerà, e molto.




Ditemi poi se non vi han procurato le lacrime di coccodrillo. Se siete uomini non vale, eh.


Se,invece,siete più tipi da telefilm..le undici stagioni di Grey's Anatomy vi uccideranno lentamente.
E ricordatevi che siamo tutti sulla stessa barca:




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giovedì 27 novembre 2014

Di giardini e giardinieri











In una coppia c'è sempre chi è il giardino, e chi il giardiniere. 
Ma tra il giardino ed il giardiniere dev'esserci complicità, è fondamentale.
Non bastano le esperte mani del giardiniere a far fiorire il giardino, se questo non è fertile. E non basta un terreno fertile a far fiorire il giardino, se non vi sono le amorevoli cure del giardiniere.
Il tempo passa, le stagioni cambiano.
Ci sono annate buone, dove il giardino ed il giardiniere si divertono insieme, trascorrono il tempo con la schiena al sole e parlano di tutto, di niente, si guardano e sono semplicemente grati di esserci l'un per l'altro. E ci sono annate cattive dove, nonostante le attenzioni del giardiniere, il giardino resta arido e, nonostante lo splendere del giardino, il giardiniere resta indifferente.
Entrambi sanno che il giardiniere, senza il suo giardino, invecchierebbe con le spalle curve a sostenere da sole il peso del mondo, desiderando costantemente non un giardino di cui prendersi cura, ma il proprio giardino; e che il giardino, senza il giardiniere, rimarrebbe incolto, con l'erba alta, piena di rifiuti lasciati dai passanti noncuranti, desiderando il suo giardiniere. Quello che conosceva tutte le sue debolezze, le carezzava e se ne prendeva cura.

Ho sempre pensato di essere un giardino: fragile, bisognoso d'attenzioni, arido.
Mi è sempre piaciuta l'idea che qualcuno fosse disposto ad imparare, a memoria, ogni increspatura del mio terreno, ogni caratteristica ed ogni necessità. Ho sempre pensato di poter far fiorire le primule a primavera, di cambiare pelle in autunno e di riuscire a sbocciare come un rododendro in inverno, nonostante le intemperie. Ed è stato così.
Io sono stata un giardino.
Il mio giardiniere si è preso cura di me. Ha tagliato i miei rami secchi, a volte ha fatto crescere delle erbacce attorno alle delicate radici, ma poi ha estirpato la gramigna.
Il tempo, però, ha spaventato il mio giardiniere. Per quanto, ancora, sarebbe stato in grado di prendersi cura di questo giardino? Era già troppo vecchio, troppo stanco?

Ma io non sono un giardino, o meglio, non più.
Il mio giardino è verde, l'erba è stata tagliata, le radici degli alberi piantate, e per quanto possano esserci angoli d'ombra, c'è quel sempreverde che il mio giardiniere ha fatto crescere con amore, per ricordarmi quello che potevamo essere insieme.
Voglio essere io il giardiniere.
Anche se non ho il pollice verde, ho una buona memoria, tempo ed attenzioni da dedicare.
Posso essere il sostegno adatto per permettere al giovane tronco di crescere con la schiena dritta, posso ricordarmi di spazzar via le foglie secche, posso dar da bere al mio giardino ogni giorno, anche nei periodi di siccità, quando lui non potrà essere rigoglioso. Sono abbastanza forte per diventare un giardiniere e prendermi cura del mio giardino.
Pianterò i bucaneve in autunno ed aspetterò, con pazienza, di vederli fiorire quando l'inverno finisce, dopo lo sciogliersi della neve, dopo le ultime gelate.
Perché so che giardiniere e giardino possono coesistere senza annullarsi a vicenda, senza aver paura di essere una volta l'uno, ed una volta l'altro. Perché giardino e giardiniere non fuggono, e dopo la tempesta.. puoi trovarli ancora , a prendersi cura l'un l'altro.





sabato 8 novembre 2014

Telefilm da guardare in caso di magone

Avete presente quel momento in cui vi trovate davanti alla porta (aperta) del frigo e vi chiedete cosa potreste mangiare per riempire quel vuoto allo stomaco che vi perseguita da giorni? Lo dico per la mia e la vostra linea: non è appetito, è magone! Come si suol dire "ammettere di avere un problema è il primo passo verso la guarigione" o, in questo caso, è il primo passo per non piazzare 5 kg direttamente sui fianchi (mettetevela via, la ciccia non andrà mai dove vorreste che andasse, e ci siamo capiti). Ma dov'ero? Ahn si, il magone. Quella sensazione misto tristezza, misto rimorso, misto non so come vestirmi, misto stamattina manco l'eyeliner, misto odio tutti. E si sa, il fritto misto si ferma lì, all'inizio dello stomaco, ed è difficile da mandar giù. Se vi trovate in un momento della vostra vita dove nemmeno le playlist di spotify (o, per i meno mainstream, il lettore mp3 in ripetizione casuale) sono in grado di capirvi,  ecco per voi una lista di telefilm da guardare in caso di magone.


The Big Bang Theory
La vita di quattro ragazzi nerd e asociali è basata su una costante: l'assenza di ragazze, ma tutto cambia quando Leonard s'innamora di Penny, la vicina di casa bella ed esuberante. Così il mondo complicato dei quattro ragazzi finisce con lo scontrarsi con il mondo semplice e superficiale di Penny, stravolgendo le loro esistenze.
Essendo la serie composta da 183 episodi (tranquilli, durano solo 20 minuti), tutti esilaranti, vi terrà ben lontani dal lato dark che vi trasformerà nella futura gattara dei Simpson.






Hello Ladies
Questa è una new entry nella lista dei millemila telefilm che seguo e tratta di un informatico single, non per sua scelta (e quando mai), alla ricerca della sua donna dei sogni, convinto di essere più affascinante di quanto non sia. Non affezionatevi al personaggio, però, la serie è già stata cancellata, ma quei pochi episodi che potete trovare meritano. Sigh.
Avvertenze per l'uso: da guardare con la vostra migliore amica quando i fidanzati vi urtano il sistema nervoso.
E ricordatevi: potrebbe sempre andarvi peggio. 



New Girl
Jess, una ragazza che, dopo essere andata a vivere assieme a tre ragazzi, finisce per sconvolgerne le vite coi suoi bizzarri modi di fare.
Ecco, se vi sentite un po' fuori dalle righe (leggi: incompresi), questo è il telefilm che vi farà sentire meno soli nella vostre stranezze.
Oppure vi ricorderà che dopotutto non siete poi così strani.






2 Broke Girls
Due ragazze che, per un motivo o per un altro, si ritrovano a corto di quattrini. A causa di ciò, si trovano ad affrontare una serie di situazioni che si posizionano a metà tra l'imbarazzante e l'assurdo per mandare avanti la baracca.
Tranquilli, affezionatevi pure ai personaggi, in questo caso siamo già alla quarta stagione e promette di continuare.







Ecco, ora, dove potete trovarmi quando mi assale il magone: a letto, avvolta nel piumone, con una di queste serie televisive a tenermi compagnia (no, cioccolata con la panna, non ti sto escludendo, sto cercando di mantenere una certa reputazione).
E voi? Cosa fate quando non avete voglia di niente, ma bisogno di tutto?

Ah, e se vi riducete in queste condizioni:















Non mi assumo nessuna responsabilità.

mercoledì 29 ottobre 2014

La lista desideri #1 - Diario di una lettrice affetta da manie di acquisto compulsivo

Potrei inaugurare questo blog descrivendomi come una ragazza con i capelli tinti, gli occhi grandi e qualche chilo di troppo, ma sarebbe oltremodo banale. Potrei fare un resoconto di ciò che conterrà questo spazio, ma la realtà dei fatti è che sarà un frittomisto di tutte quelle che sono le mie passioni: cucina, cinema, lettura, arredamento, shopping e spotify. Quanto sono mainstream.
Quindi, per iniziare, vi mosterò il mio lato materialista di lettrice con manie di acquisto compulsivo stilando una (mini) wishlist periodica di quei titoli che, come pulci, si insinuano nell'orecchio mettendo a repentaglio le mie tasche, ma soprattutto le pericolanti mensole della libreria.
Alla faccia dei sensi di colpa e della pila di libri ancora da leggere ecco i miei wanna buy libreschi.


1. Hollow City, Il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine - Ransom Riggs
Questo è il secondo romanzo di quella che si prospetta come una trilogia iniziata con il volume "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine". Di solito odio iniziare una storia non ancora conclusa,ma qui ne è valsa veramente la pena. Voci di corridoio, inoltre, affermano che vi sarà un adattamento cinematografico diretto da Tim Burton e non aggiungo altro.

2. Will ti presento Will - John Green
Dopo l'uscita cinematografica di "Colpa delle Stelle" John Green spopola tra le letture young adult/adolescenziali. Ricordo ancora i vecchi tempi in cui dovevo comprare i suoi libri online perché in libreria era impossibile trovarli, "si stava meglio quando si stava peggio". Questo, assieme a "Let it snow", è uno dei romanzi che non ho ancora letto, premesso che quando li finirò entrambi pubblicherò un' arringa difensiva per tutelare l'onore di John.
E se volete un consiglio spassionato.. leggetelo in inglese, è tutta un'altra storia.



3. Resta anche domani - Gayle Forman
Continuando con la scia young adult, un libro che parla di musica, vita (nel vero senso della parola) e amore. Si può chiedere di più?
Si nota che gli adattamenti cinematografici creano in me scompensi emotivi e voglie letterarie? 
Se non avete capito quello che voglio dire (tranquilli, succede sempre anche a me) guardate il trailer.




4. E le altre sere verrai? Philippe Besson
Una donna e un uomo in un bar di Cape Cod. Lei indossa un abito rosso e sorseggia un Martini. Lui pulisce con cura il bancone.
E poi il titolo. So che non dovrebbe essere rilevante, ma invece lo è.








5. L'analfabeta che sapeva contare - Jonas Jonasson
Se siete in un periodo particolarmente triste della vostra vita vi consiglio di leggere le avventure di Allan Karlson ne "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" (primo libro del suddetto scrittore), sono sicura che per tutte le 446 pagine riuscirà a strapparvi un sorriso se non una fragorosa risata. Spero che facciano altrettanto le avventure di Nombeko.








Mi fermo qui perché la vera wishlist è sparsa ovunque su post-it, moleskine, e mano sinistra (chi non ha mai usato le mani come promemoria?), e nemmeno se avessi la velocità di lettura di Kyle XY riuscirei a completarla (cara abc family, non vi perdonerò mai per aver preventivamente cancellato questa serie. Ma questa è un'altra storia.)
E come direbbe Rory Gilmore:


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Avrete ben capito che, dopo dieci mesi di assenza, la costanza non è proprio il mio forte. No, non ho sfornato nessun bebè nel frattempo, de...